Un nuovo paper pubblicato sulla rivista EMBO Molecular Medicine descrive i risultati positivi degli studi sugli animali cui è stato somministrato un nuovo peptide sperimentale progettato per inibire i recettori responsabili del dolore neuropatico cronico.
La ricerca guidata dall’Università di Copenaghen si sta ora muovendo verso le prime sperimentazioni umane per questo nuovo tipo di trattamento che può curare la nevralgia, un dolore neuropatico cronico che insorge per effetto di un danno o di un malfunzionamento dei nervi del sistema nervoso periferico o delle strutture che costituiscono il sistema nervoso centrale.
“Abbiamo sviluppato un nuovo modo di trattare il dolore cronico”, afferma il coautore del nuovo studio, Kenneth Lindegaard Madsen. “È un trattamento mirato. Cioè, non influenza la segnalazione neuronale generale, ma colpisce solo il nervo specifico che subisce cambiamenti causati dalla malattia. “
Alcune stime suggeriscono che quasi il 10% della popolazione mondiale soffre di una sorta di nevralgia o dolore neuropatico cronico.
Causato da una malattia o da un danno al sistema nervoso somatosensoriale, questo tipo di dolore è notoriamente difficile da trattare con i farmaci attuali, tra cui gli oppioidi o anticonvulsivanti, che causano peraltro anche effetti collaterali negativi.
Tat-P4-(C5)2, la formula contro la nevralgia
L’innovazione dimostrata nel nuovo studio è un peptide chiamato Tat-P4- (C5) 2. Precedenti trattamenti sperimentali per il dolore neuropatico hanno funzionato attenuando le vie nervose in generale, tuttavia, gli effetti collaterali erano spesso significativi per la mancanza di specifici target nel trattamento. Il nuovo peptide sviluppato dal gruppo di ricerca suggerisce che è possibile inibire solo l’azione dei recettori specifici responsabili del dolore neuropatico del paziente.