Ma i #criminali si possono riconoscere semplicemente dai tratti del volto? A sentire #Lombroso, pareva di sì, ma poi la scienza è passata oltre.
Oggi, invece, grazie a una ricerca cinese condotta da Xiaolin Wu e Xi Zhang (Università Jiao Tongdi Shangai), incentrata sull’intelligenza artificiale, si è tornati a dare credito alle teorie lombrosiane su onesti e criminali.
I ricercatori del team hanno infatti sottoposto al computer volti di criminali e cittadini onesti, scoprendo che l’intelligenza artificiale era in grado di individuare senz’ombra di dubbio i criminali.
Ma come è stato possibile tutto questo?
Wu e Xiang hanno istruito il loro algoritmo di intelligenza artificiale mostrandogli circa 1.600 fotografie di uomini, per metà immagini di criminali e per metà incensurati, e l’AI ha sbagliato solo nel 10% dei casi. Un risultato sorprendente; secondo i ricercatori questo sistema “stabilisce empiricamente la validità dell’inferenza automatica indotta dal visto sulla criminalità, nonostante le storiche controversie”. Esiste quindi la “faccia tipica del delinquente”?
Il computer non opera però soggettivamente come l’uomo, ma isola certi elementi del visto e li valuta secondo parametri matematici. Dobbiamo fidarci? Sicuramente serviranno studi e ricerche più approfonditi in merito.
Non è affatto detto, però, che anche solo in Cina questo sistema di riconoscimento venga utilizzato dalla polizia per stanare i criminali.