Sappiamo tutti che la NASA intende tornare sulla Luna. La preparazione per le missioni Artemis dell’agenzia spaziale fanno notizia da anni ormai, ma c’erano ancora alcune domande senza risposta riguardo alla tempistica di come sarebbero andate le cose. La pandemia globale non ha aiutato le cose e, naturalmente, ci sono stati alcuni ritardi di conseguenza. A quanto pare però oggi le cose sono cambiate.
La NASA ora si sente a proprio agio nel definire quella che ritiene sarà la roadmap per il ritorno sulla Luna, e ha pubblicato il tutto sul suo sito web. Come sempre, gli intervalli di dati citati dalla NASA nel post sono soggetti a modifiche anche in questo caso, e spero non lo facciano.
Tre date: 2021, 2023, 2024
Nel comunicato stampa, l’amministratore della NASA Jim Bridenstine è ottimista sull’utilizzo della Luna come una sorta di trampolino di lancio per l’invio di una missione con equipaggio su Marte. Naturalmente, molto dovrà andare bene nel ritorno sulla Luna con le missioni Artemis prima che una missione su Marte possa essere presa in considerazione.
2021, Lancio di Artemis I (senza equipaggio)
Sarà una missione senza equipaggio, e servirà a “scaldare i motori” testando tutte le nuove tecnologie studiate per le missioni sulla Luna. Con un obiettivo facile da immaginare: il benessere e la sicurezza degli ospiti umani che dovranno accomodarsi nella navicella. Una circostanza che seguirà dopo poco tempo.
2023, lancio di Artemis II (equipaggio, senza atterrare)
Artemis II includerà un equipaggio, anche se non atterrerà effettivamente sulla Luna. Sarà un vero e proprio volo di prova, un’anteprima del ritorno sulla Luna che avrà luogo l’anno successivo.
2024, Artemis III e ritorno sulla Luna
La missione topica, quella che il mondo starà aspettando da 50 anni, riporterà finalmente l’uomo sul nostro satellite. Nel 2024, Artemis III farà atterrare i primi astronauti nell’area del Polo Sud Lunare. Dopo il lancio, gli astronauti viaggeranno per circa 240.000 miglia (386.000 chilometri) fino all’orbita della Luna a bordo di un Orion. A quel punto saliranno a bordo di uno dei “nuovi sistemi di atterraggio umano” (cito dal sito NASA) o attraccheranno ad un “Gateway prima di imbarcarsi sul sistema di atterraggio per la spedizione in superficie” (cito sempre).
Nel mentre…
Nel mentre, la NASA invierà missioni robotiche sulla Luna. Missioni che trasporteranno una varietà di carichi utili. Alcune prepareranno campioni lunari da raccogliere in seguito dalle missioni con equipaggio, mentre altri avranno obiettivi scientifici diversi.
Con il sostegno bipartisan del Congresso, la nostra spinta per il ritorno sulla Luna nel 21° secolo è alla portata dell’America . Man mano che abbiamo consolidato i nostri piani di esplorazione negli ultimi mesi abbiamo continuato a perfezionare il budget e le strutture. Torneremo sulla Luna per scoperte scientifiche, vantaggi economici e per ispirare una nuova generazione di esploratori. Man mano che creeremo una presenza sostenibile, daremo anche impulso ai primi passi umani sul Pianeta Rosso.
Jim Bridenstine, amministratore NASA