Chi legge questo rutilante blog sa bene che la posizione del suo autore, me medesimo, è fortemente orientata alla concessione di una forma di sussidio. Un sussidio che dia dignità a chi non ha un lavoro, permetta di scegliere il proprio ruolo nella società o di non cedere ai ricatti.
UBI. Universal Basic Income. Reddito di Base Universale. Chiamatelo come vi pare, qui dentro se ne è parlato qui e, in termini ancora più perentori, qui. Nella fattispecie, Reddito di Base Universale Europeo. Questo l’oggetto di una proposta che adesso inizia a raccogliere firme.
L’iniziativa
L’iniziativa dei cittadini europei è uno strumento unico per contribuire a plasmare l’UE, chiedendo alla Commissione europea di proporre nuovi atti legislativi. Quando un’iniziativa raccoglie un milione di firme la Commissione decide quale azione intraprendere. (se volete organizzarne una, andate qui)
Promossa e notificata in UE da un gruppo organizzato di cittadini già nel maggio scorso, l’iniziativa sul reddito di base universale europeo punta a centrare il traguardo entro un anno. Dal 25 settembre 2020 al 25 settembre 2021 ogni paese UE dovrà raccogliere un numero di firme corrispondente agli europarlamentari di ciascun paese moltiplicato per 750. Per l’Italia questo significa una raccolta firme centrata al raggiungimento della 57.000 firma. È un traguardo ampiamente alla nostra portata.
I criteri del reddito di base universale europeo
Il reddito di base incondizionato non punta a sostituire lo Stato sociale, ma a completarlo, trasformandolo da sussidio universale assistenziale in sussidio universale emancipativo. La richiesta è che la UE introduca a livello Europeo (in base alle varie economie nazionali) un Reddito di Base: Universale, Individuale, Incondizionato, Sufficiente. Io aggiungerei “popolare”, è un termine che a momenti viene desueto. Ma che vi ha fatto la parola “popolo”, alla fine?
Universale: versato a tutti, senza valutazione delle risorse individuali. Non è soggetto a limiti di reddito, risparmio o patrimonio. Ogni persona, indipendentemente dall’età, ceto, cittadinanza, luogo di residenza ecc. ha il diritto di ricevere tale prestazione in tutta la UE.
Individuale: chiunque (donna, uomo o bambino) avrà il diritto al reddito di base universale europeo su base individuale, poiché si tratta dell’unico modo per impedire il controllo da parte di altre persone. Per questo essere indipendente dallo stato civile o dal reddito di altri conviventi o membri della famiglia.
Incondizionato: il reddito di base universale europeo non deve essere soggetto a nessuna condizione preliminare. Per ottenere il sussidio universale non deve esserci obbligo di svolgere un’attività lavorativa retribuita, dimostrare la volontà di lavorare, svolgere un lavoro socialmente utile, comportarsi secondo ruoli di genere predefiniti.
Sufficiente: l’importo dovrebbe consentire un tenore di vita dignitoso. Dovrebbe prevenire la povertà materiale e offrire l’opportunità di partecipare alla vita sociale. Per questo dovrà essere almeno superiore alla soglia di povertà secondo le norme dell’UE, cioè il 60% del cosiddetto reddito medio netto equivalente nazionale.
Contribuite con la vostra firma. Potete farlo online, o scaricando un modulo, firmando (e facendolo firmare) per poi consegnarlo ai coordinatori dell’iniziativa. Trovate tutto a questo indirizzo web.