Da inizio settimana i viaggiatori all’aeroporto di Helsinki possono sottoporsi a screening COVID-19 gratuito. Non si tratterà di un tampone effettuato da un tecnico di laboratorio: ci sarà una squadra di quattro cani in grado di fiutare l’odore del coronavirus nel sudore umano.
Questo studio pilota nell’aeroporto di Helsinki in Finlandia è il più grande del suo genere e, se andrà bene, i cani da rilevamento che fiutano il Covid potrebbero presto svolgere un ruolo nell’aiutare il mondo a frenare la pandemia. Si, esatto: dei cani in grado di fiutare il Coronavirus potranno supportare i controlli in molti luoghi.
Come lavorano i cani che fiutano il Covid
È noto: i cani hanno un olfatto incredibilmente acuto e, con il giusto addestramento, possono usarlo per aiutare gli umani a rintracciare qualsiasi cosa, dalle bombe alle cimici dei letti. Alcuni cani possono persino fiutare i segni di malattia o infezione nelle persone. Per questo, subito dopo lo scoppio della pandemia, diversi gruppi di ricerca nel mondo hanno avviato studi per capire se fosse possibile addestrare anche cani che fiutano il Covid.
In tal caso, questi segugi potrebbero fornire un modo non invasivo per schermare rapidamente le persone per il virus e non richiederebbero forniture di test o costose attrezzature di laboratorio.
I risultati migliori arrivano da Helsinki
Da allora, molti dei gruppi hanno condiviso risultati incredibilmente promettenti di questi sforzi, compresi i ricercatori dell’Università di Helsinki. Già lo scorso maggio hanno riferito di aver addestrato diversi cani a distinguere tra i campioni di urina di persone sane e persone con COVID-19.
Da allora, il gruppo ha continuato ad addestrare i suoi cani che fiutano il Covid su campioni di sudore di una persona, ottenendo rapidamente (il tempo di fiutare) una precisione vicina al 100% , anche giorni prima che compaiano i sintomi.
Come funziona il “controllo” canino all’aeroporto di Helsinki
A partire dal 22 settembre, quattro cani in grado di fiutare il Covid sono in servizio all’aeroporto di Helsinki, offrendo screening volontari gratuiti ai viaggiatori: altri sei cani sono in fase di addestramento pronti ad aggiungersi. Il controllo è semplice: il viaggiatore passa una salvietta pulita sul collo e la fa cadere in un contenitore. Il contenitore viene quindi presentato a uno dei cani, che resta per tutto il tempo in una cabina separata senza mai entrare a contatto col viaggiatore.
Dopo circa 10 secondi con il campione, il cane che fiuta il Covid reagirà in due modi. Resterà inerte (e in quel caso non avrà rilevato nulla) o darà un segnale che il personale è addestrato a riconoscere. In questo caso, il viaggiatore sarà indirizzato al controllo sanitario per effettuare altri esami.
Rilevamento cani in decollo
Helsinki è il primo aeroporto a schierare con continuità cani che fiutano il Covid. Ad agosto, l’aeroporto internazionale di Dubai ha lanciato un programma simile ma molto più ristretto. Lo studio di Helsinki durerà quattro mesi: i dati raccolti potrebbero fornire la migliore indicazione di sempre sull’utilità dei cani impiegati per questo tipo di screening.
Poiché i cani da rilevamento sono costosi e richiedono molto tempo per l’addestramento, non sarebbero mai in grado di sostituire completamente i test standard del coronavirus.