L’organizzazione della Stazione Spaziale Internazionale è un piccolo dizionario di efficienza. Sono molti i sistemi che ottimizzano al massimo le risorse per aumentare permanenza e conforto in un ambiente ostile come lo spazio.
Tra i tanti sistemi e le tante necessità degli astronauti, c’è quella di riciclare tutta la loro urina (e le acque reflue) in acqua potabile da bere.
Oggi una società che ha progettato un efficiente sistema di recupero delle acque reflue per la NASA ha puntato il mirino anche sulla terra ferma. La speranza è che una tecnologia simile a quella spaziale possa migliorare l’accesso all’acqua pulita in tutto il mondo.
Una tecnologia per bere urina è l’ennesimo esempio di come una tecnologia progettata per aiutare l’umanità ad affrontare le sfide della vita nello spazio potrebbe migliorare tangibilmente le condizioni anche sulla terra.
Circuito chiuso
Certo, gli astronauti nello spazio devono essere creativi con la loro fornitura d’acqua, ma questo non significa che le persone devono iniziare a bere urina per accedere all’acqua pulita.
Piuttosto Aquaporin, la società dietro il nuovo sistema, suggerisce che lo stesso tipo di tecnologia potrebbe essere utilizzato per ripulire altri tipi di acque reflue o filtrare le forniture di acqua potabile esistenti al punto che potrebbero essere utilizzate. Può fare la differenza, e non solo nei paesi in via di sviluppo: in Europa, ad esempio, solo il 55% dei cittadini beve dal rubinetto.
La tecnologia funziona in modo simile al modo in cui i nostri reni filtrano i contaminanti dai fluidi: l’acqua di scarico scorre attraverso proteine chiamate acquaporine che bloccano il passaggio di tutto tranne l’acqua stessa.
L’acqua, sorgente di vita
Secondo la CNN, circa 2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile pulita e un sistema come Aquaporin potrebbe aiutare a rimuovere l’inquinamento e la plastica dall’acqua che finisce nel nostro corpo.
“Aquaporin ha un enorme potenziale”, ha detto alla CNN Dines Thornberg. È il responsabile dell’innovazione presso BIOFOS, il più grande impianto di acque reflue di proprietà statale della Danimarca. “Penso che in futuro il sistema Aquaporin potrebbe aprire la strada alla creazione di acqua potabile pulita ed economica ricavata dalle acque reflue. Sono davvero ottimista sul fatto che possiamo affrontare le sfide della scarsità d’acqua in molte parti del mondo con tecnologie come questa “.