Il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman sta lavorando alla creazione di Neom, una nuova città che intende costruire da zero nell’angolo nord-occidentale del regno.
La notizia di una città “startup (ultimamente ho parlato di DiverCity, per dire) ” è già insolita di suo, ma è anche la forma di Neom ad incuriosire molto. Mohammed bin Salman ha annunciato che si tratterà di una vera e propria città lineare, che si svilupperà su una lunghezza di ben 170 chilometri (105 miglia).
The Line
Chiamata colloquialmente “The Line“, questa visione di Neom apparentemente consisterà in una serie di moduli abitativi ripetuti su tutta la lunghezza della città lineare.
Ogni modulo sarà un vero e proprio quartiere autonomo, con tutte le necessità raggiungibili in cinque minuti a piedi.
La viabilità non sarà un problema
La cosa che sorprende di più in questo approccio urbanistico alla città lineare è il ruolo destinato ai trasporti. Auto e strade carrabili saranno posizionate solo su un livello inferiore, lasciando il livello della superficie pedonabile e verde. Per spostarsi lungo (è il caso di dirlo) la città, un sistema di trasporto veloce. Molto veloce.
Mohammed bin Salman afferma che attraversare l’intera città lineare richiederà 20 minuti, presumibilmente tramite un sistema simile a Hyperloop, posizionato in un secondo sottolivello.
Neom e la megacittà del futuro
L’approccio di Neom è importante anche per la tensione alla flessibilità. Con questo schema, le città diventano veri e propri “decumani giganti”, percorsi da treni rapidi. Espandere Neom sarà piuttosto facile: basterà aggiungere un nuovo modulo in un punto qualsiasi della linea, e connetterlo al sistema di trasporto già esistente. Un po’ come si fa costruendo una casa e allacciandola ad un impianto. Con la differenza che nella città lineare, al posto di una casa c’è un intero quartiere.
Un modo per costruire una megalopoli che abbia sia quartieri a misura d’uomo che dinamiche di larga scala.
Ecco il video della presentazione. Dura quattro minuti, ma se siete a corto di tempo, andate direttamente a 1:47 e poi fatemi sapere cosa ne pensate, magari sul canale Telegram di Futuroprossimo.it.