“Pensavo che la cosa più bella del mondo dovesse essere l’ombra”, diceva Sylvia Plath. Specie se l’ombra raffredda i bollenti spiriti di un pianeta. C’è ombra e ombra, però.
Secondo Forbes, Bill Gates sta finanziando un progetto di Harvard che punta ad attenuare la luce solare per “raffreddare” la Terra.
La ricerca, denominata “Stratospheric Controlled Disturbance Experiment” (SCoPEx è il suo acronimo in inglese) è spinta dal creatore di microsoft, ma condotta da scienziati dell’Università di Harvard e ha lo scopo di riflettere la luce solare all’esterno dell’atmosfera del nostro pianeta.
Come funziona il progetto di Harvard?
Questa soluzione co-finanziata da Bill Gates si otterrebbe spruzzando nell’atmosfera tonnellate di carbonato di calcio non tossico (CaCO3).
“SCoPEx è un esperimento scientifico di Harvard per far progredire la comprensione degli aerosol stratosferici che potrebbero essere rilevanti per la geoingegneria solare”, si legge nella pagina del progetto.
SCoPEx, geoingegneria solare
Il progetto di Harvard inizierà a effettuare test che secondo i piani consistono nel rilasciare un palloncino con attrezzatura scientifica, che inizialmente non spruzzerà CaCO3. Funzionerà come test di manovra e per esplorare comunicazioni e sistemi operativi.
“Abbiamo in programma di utilizzare un pallone ad alta quota per sollevare un pacchetto di strumenti a circa 20 km nell’atmosfera. Una volta posizionato, verrà rilasciata una quantità molto piccola di materiale (da 100 grammi a 2 chili) per creare una massa d’aria disturbata lunga circa un chilometro e cento metri di diametro. Quindi utilizzeremo lo stesso pallone per misurare i cambiamenti risultanti nella massa d’aria disturbata, inclusi i cambiamenti nella densità dell’aerosol, nella chimica atmosferica e nella dispersione della luce ”, spiegano ad Harvard.
Cosa potrebbe andare storto?
Secondo Forbes, gli oppositori scientifici di questo progetto di Harvard finanziato da Bill Gates ritengono che la geoingegneria solare potrebbe comportare rischi inevitabili e cambiamenti estremi nei modelli meteorologici. Cambiamenti disastrosi, che non sarebbero diversi dalle attuali tendenze di riscaldamento.
Spiegano anche che gli ambientalisti temono che un cambiamento “drammatico” nella strategia di mitigazione diventi un alibi per continuare ad emettere gas serra senza cambiare nulla nei modelli di consumo attuali.
Curiosa la somiglianza di questo progetto di Harvard con molti dei programmi di geoingegneria descritti sia da frange più complottiste che da altri studiosi.
Le famigerate scie chimiche, a quanto pare, escono dal tema delle leggende metropolitane ed entrano nell’orizzonte degli eventi. Chissà che a leggere una notizia che vede protagoniste le parole “Bill Gates” e “Scie Chimiche” verrà più acidità ai complottisti o ai debunker.