Di solito le mappe esistono per tracciare paesaggi delle cose conosciute. In tempi di crisi, tuttavia, le mappe dell’ignoto possono essere una risorsa altrettanto vitale.
Questo è il pensiero alla base di un nuovo sforzo scientifico per mappare tutti i luoghi della Terra in cui è più probabile che oggi vivano animali sconosciuti e specie non ancora studiate.
Sullo sfondo della crisi mondiale della biodiversità (in cui stiamo perdendo specie conosciute e sconosciute a un ritmo allarmante) questa cartografia speculativa degli animali sconosciuti potrebbe rivelarsi la nostra migliore possibilità di documentare, classificare e possibilmente salvare gli animali prima che siano definitivamente estinti, dicono gli scienziati.
Animali sconosciuti: sono ancora tanti. Tantissimi.
“Stime prudenti suggeriscono che solo il 13-18% di tutte le specie viventi è già conosciuto a questo punto, anche se questo numero potrebbe essere solo dell’1,5 per cento”, spiegano i ricercatori della Yale University in un nuovo studio .
Senza l’inclusione nel processo decisionale sulla conservazione e negli impegni internazionali, queste specie non ancora scoperte e le loro funzioni potrebbero essere perse per sempre.
Un estratto dello studio
Un atlante delle future scoperte
Per affrontare questa “carenza di biodiversità” gli ecologisti Mario Moura e Walter Jetz hanno creato un modello estrapolando dove potrebbero esistere specie sconosciute di vertebrati terrestri oggi, sulla base di fattori biologici, ambientali e sociologici associati agli oltre 32.000 vertebrati terrestri già noti ai biologi.
“Le possibilità di essere scoperti e descritti precocemente non sono uguali tra le specie. Tendiamo a scoprire prima l’ovvio e poi l’oscuro. Ma per tanti animali sconosciuti potrebbe non esserci tempo”. È quanto dice Moura, coautore dello studio e professore presso l’Università Federale di Paraiba in Brasile.
In breve, è improbabile che animali di grandi dimensioni con un’ampia diffusione geografica abbiano molti cugini di cui non siamo già a conoscenza. Al contrario, piccoli animali che abitano fessure minuscole o inaccessibili nel paesaggio potrebbero indicare moltitudini di vertebrati sconosciuti che non sono mai stati classificati sull’albero della vita.
Gli animali sconosciuti più diffusi? Anfibi e rettili
Secondo il modello dei ricercatori anfibi e rettili sono probabilmente gli animali sconosciuti più abbondanti oggi tra i vertebrati terrestri. Si prevede che Brasile, Indonesia, Madagascar e Colombia contengano le specie di vertebrati più sconosciute, rappresentando potenzialmente un quarto di tutte le scoperte future. Gli ambienti di foreste tropicali umide a foglia larga in generale dovrebbero rappresentare circa la metà delle incognite.
Detto questo, potremo scoprire uno qualsiasi di questi animali sconosciuti solo se accelereremo la nostra ricerca. E non vale solo per i vertebrati, ma anche per le specie vegetali, marine e invertebrati, che sono le prossime nell’elenco dei ricercatori.
Molti ricercatori affermano che la cosiddetta “sesta estinzione di massa” è già alle porte e non saremo in grado di aiutare questi animali se muoiono prima di trovarli. Per questo un approccio come quello della “mappa degli animali sconosciuti” ha il potenziale per sostenere iniziative di ricerca tassonomica che aiutino ad accelerare le scoperta prima che le specie finiscano nell’oblio.