I Ministri dell’Economia di Francia e Italia hanno espresso preoccupazione per la situazione relativa all’esplorazione spaziale europea. Ne hanno ben donde.
L’Europa non ha alcuna alternativa ai Falcon 9, gli economici ed efficienti razzi di SpaceX, ed è lontana anni luce da progetti come Starlink. I funzionari dell’ESA sperano nella prossima generazione di missili Ariane 6 e Vega-C, ma le loro possibilità di partecipare al mercato dei lanci spaziali commerciali sono ridotte al lumicino.
La tardiva azione dell’ESA
Poco più di una settimana fa, l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha annunciato la sua iniziativa per scovare future soluzioni di trasporto spaziale. L’agenzia ha stanziato circa un milione di euro per chiedere sistemi di lanci spaziali competitivi a tre società: ArianeGroup, Avio e Rocket Factory Augsburg.
La cifra sembra un po’ scarsa. l’ESA spera nella futura concorrenza con SpaceX sui lanci spaziali, e fa bene: quella futura, perchè quella attuale è impossibile.
La UE nel futuro dei lanci spaziali
“Questa iniziativa consentirà all’Europa di prepararsi per il futuro dell’astronautica,” dice Daniel Neuenschwander, direttore dei trasporti dell’ESA.
Daniel spera che la prossima generazione di razzi Ariane 6 e Vega-C soddisfi le esigenze per i lanci spaziali dei satelliti UE nel prossimo decennio.
Non tutti ci credono: i missili Ariane e Vega 6-C potrebbero non essere affatto in grado di competere adeguatamente. Finché i paesi membri dell’ESA pagano per sviluppare questi dispositivi non ci sono problemi, ma quando raggiungono lo stato operativo, i programmi dovrebbero iniziare a guadagnare da soli dai lanci spaziali commerciali. E questo sarà sicuramente un problema.
Lanci spaziali, SpaceX fa il vuoto
Secondo Le Figaro, i ministri dell’economia francese e italiano ritengono che dal 2014 (anno di nascita di Ariane 6 e Vega-C) la capacità dei missili europei di competere sia notevolmente diminuita.
Il motivo principale? È il fantastico progresso di SpaceX. Grazie ai suoi razzi Falcon 9 riutilizzabili ed economici, la società di Elon Musk ha fatto crollare i prezzi per i lanci spaziali di grandi satelliti, togliendo commesse e danaro agli Ariane 6.
Come se non bastasse, l’Europa è in ritardo rispetto a SpaceX anche in altre aree chiave. La partnership con la NASA ha aperto la strada a SpaceX anche per far volare gli astronauti sulla ISS.
Zenone e la tartaruga
L’astronauta francese Toma Pesquet andrà in orbita il mese prossimo a bordo della Crew Dragon. E sarà il primo di molti astronauti europei a utilizzare i servizi di SpaceX.
Per questo motivo, i ministri hanno invitato l’Europa a fornire una risposta “tecnologica e industriale” alla crescita aggressiva di SpaceX. In che forma sarà questa risposta? Quando dovrebbe arrivare?
Non vedo tempi brevi per competere con Falcon 9. È un bestione capace di portare in orbita decine di satelliti, e tornare giù atterrando tranquillamente. Nessun altro al mondo nel campo dei lanci spaziali ha tecnologie simili in questo momento. E quando la UE (o altri) riusciranno a farlo, i razzi di Musk voleranno già sulla Luna e su Marte, magari con voli regolari.