Volvo ha investito molto nello sviluppo di camion autonomi, e ha sperimentato soluzioni e formati diversi negli ultimi anni: il più recente, Vera, è già impiegato per il trasporto di merci nell’area del terminal portuale di Goteborg, in Svezia.
Diversamente dai precedenti sviluppi, sul piano dell’estetica i cambiamenti in Vera sono evidenti: la differente attitudine del veicolo ha “finalmente” avuto ragione della necessità di dargli una forma simile a quella attuale. In altri termini niente passeggero, niente cabina passeggero: semplice.
Il look risultante è piuttosto snello ancorché muscolare: Vera sembra un’auto sportiva di quelle che correvano a Le Mans. L’impiego sarà esteso, fanno sapere da Volvo, nella logistica dei traghetti, e questi veicoli autonomi percorreranno un preciso tracciato per trasportare container a corto raggio in un flusso continuo.
È una scelta intelligente, perchè permette l’utilizzo immediato di tecnologie già pronte: mentre il traffico delle moderne città rappresenta ancora uno scoglio per il completo adattamento di questi veicoli, le aree circoscritte e relativamente poco trafficate (soprattutto con pochi ostacoli improvvisi e poche incognite, aggiungo io) sono ideali. Penso anche a ospedali, parchi industriali, campus scientifici eccetera.
Una volta a regime, l’intera flotta di veicoli Vera sarà controllata da un operatore umano in una sorta di torre di controllo: bassissimi livelli di rumore, zero emissioni, grande futuro nella logistica.
“Ora abbiamo la possibilità di impiegare Vera in uno scenario ideale, così da perfezionarlo ancora più rapidamente per sviluppare tutto il suo potenziale in aree simili,” dice il Mikael Karlsson, vice Presidente della divisione Veicoli autonomi di Volvo in un comunicato stampa.