Questa settimana, come saprete se ne avete letto qui o in giro, le agenzie spaziali di tutto il mondo si sono riunite per capire come rispondere all’eventualità che un grande asteroide colpisca la Terra.
Nell’ambito della Planetary Defense Conference, gli esperti hanno trascorso diversi giorni a pianificare la loro risposta. A cosa? Beh, a uno scenario immaginario nato dall’impatto di un asteroide con l’Europa. Un asteroide in grado di distruggere un’area grande circa 100 chilometri (60 miglia).
La simulazione dell’impatto (trovate il resoconto completo qui)
L’asteroide dell’impatto simulato aveva un diametro compreso tra 35 e 700 metri ed è stato rilevato dall’indagine Pan-STARRS e successivamente monitorato dall’International Asteroid Warning Network.
Una delle sfide degli asteroidi potenzialmente pericolosi è che potrebbero esserci informazioni limitate sulla loro dimensione e il loro esatto percorso. Osservare un asteroide in arrivo di questo tipo comporterebbe molta incertezza: potrebbero volerci mesi prima che le agenzie spaziali possano essere sicure di un impatto sulla Terra, e del luogo di questo impatto.
Le opzioni disponibili per deviare un asteroide in avvicinamento alla Terra potrebbero comportare piccoli aggiustamenti al suo percorso per allontanarlo dal pianeta, ma solo se ci fosse un preavviso sufficiente. Nello scenario preso in esame in questo caso, non ci sarebbe stato abbastanza tempo per deviare l’impatto. L’asteroide simulato ha “colpito” un’area della Repubblica Ceca prossima al confine con la Germania.
La gestione dell’emergenza: cosa è emerso
Per capire come gestire una situazione del genere, i ricercatori hanno esaminato la gestione delle catastrofi naturali come uragani, inondazioni e terremoti. Per dire, una questione da considerare in un simile scenario da impatto di asteroide non è solo come condurre una risposta di emergenza in una grande città, ma anche in aree rurali più isolate.
Un altro argomento era la necessità di una pianificazione e di preparativi continui a lungo termine, e non solo pensando ai mesi o all’anno a venire. “Una grande lezione è stata che abbiamo bisogno di una pianificazione più a lungo termine su come individuare, tracciare e infine mitigare gli asteroidi potenzialmente pericolosi”, dice Detlef Koschny, capo dell’Ufficio per la difesa planetaria dell’ESA in una dichiarazione .
Pensare semplicemente a cicli di pianificazione annuali o biennali, ovvero i budget fissati attualmente presso le istituzioni pubbliche, non è sufficiente per affrontare un rischio che è stato creato da centinaia di milioni di anni
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