Amazon prevede di sistemare”camere del benessere” nei suoi magazzini per permettere ai suoi lavoratori stressati di sedersi al loro interno e guardare video sul relax.
E niente, basterebbe anche questo riassunto per far partire un dibattito. Ma vi dico meglio: in un video condiviso sul suo account Twitter, Amazon ha annunciato che una speciale cabina benessere chiamata “AmaZen” aiuterà il personale a concentrarsi sulla propria salute mentale.
Non si fa neanche in tempo a realizzare che non è una fake news, ma è tutto vero: il post è stato cancellato dopo essere stato letteralmente travolto da un’ondata di scherno a mezzo social.
E voi sapete bene perchè
Il colosso del commercio al dettaglio è percepito come parecchio lontano dalla parola “benessere”. Più volte è stato invece additato per le condizioni di malessere lamentate dai suoi dipendenti sia nei magazzini che nelle spedizioni. L’ultima levata di scudi, al grido (web) di #payyourworkerss è di appena due giorni fa.
I tentativi di ribaltare questa percezione, ponendo l’accento sul benessere lavorativo, saranno piuttosto ardui. E per adesso vengono fatti in modo quantomeno confusionario.
Il 17 maggio la società ha annunciato un piano chiamato WorkingWell focalizzato sull’offerta al personale di “attività fisiche e mentali, esercizi di benessere e supporto alimentare sano”.
La trovata della cabina benessere per i dipendenti
Descrivendo gli stand AmaZen, l’Azienda di Bezos l‘aveva messa così:
Durante i turni i dipendenti possono visitare le stazioni AmaZen e guardare brevi video con attività di benessere facili da seguire: meditazioni guidate, affermazioni positive, scene rilassanti con suoni.
Nel video Twitter ora cancellato, si intravedeva lo spazio nella capsula. Una sedia, un piccolo tavolo per computer, piccole piante in vaso su delle mensole. Sul tetto, un bel cielo azzurro. Non vi ricorda i cubicoli di quell’angoscioso episodio di Black Mirror, dove schiere di “schiavi moderni” pedalavano su delle cyclettes per alimentare “il mondo di sopra”, spinti solo dal desiderio di emergere?
E ci sono andato piano
Qualcuno ci è andato più duro di me, definendo queste “cabine benessere” come degli stand delle dimensioni di una bara nel mezzo di un magazzino Amazon. Immagine senza dubbio più emblematica e meno sofisticata.
Esattamente a metà strada la cosiddetta “ironia del web”: il migliore dei giudizi è stato “una cabina del pianto”. Sembra che (per quanto?) qualcuno sia ancora in grado di riconoscere una distopia. Lo considero, questo si, un segno di benessere mentale.