Girlboss nasce da una riflessione: non solo Linkedin è disastrosamente noioso, ma spesso sembra un raduno per soli uomini. Una ricerca lo conferma: nel 2017, la stessa Linkedin ha confermato come una forma di sessismo strisciante abbia condizionato il modo che uomini e donne hanno di presentare sé stessi sul social professionale.
L’analisi di 141 milioni di profili USA ha mostrato come le donne presentino i loro successi molto meno degli uomini. Nel tentativo di dare alle donne una piattaforma che permetta loro maggior possibilità espressive, la CEO di Girlboss Sophia Amoruso ha lanciato un network professionale che, assicura, sarà un linkedin “women driven”.
Cos’è Girlboss
Imprenditrici, creative e freelancer potranno connettersi direttamente alle aziende. La Amoruso ha deciso di costruire la sua piattaforma quando ha scoperto che solo il 23% dei millennial sono su Linkedin. In altre parole? L’attuale modello di presentazione è inadeguato per le nuove generazioni. “Siamo molto più che le nostre esperienze: c’è bisogno di portare personalità, idee e creatività in modi nuovi”, dice.
Diversamente da LinkedIn, Girlboss ha un approccio dinamico, quasi social alla formula del CV.
Girlboss: le donne ne hanno veramente bisogno?
Non credo esista un “Dio dei curriculum” contrario alle donne per partito preso. Mi chiedo perciò se progetti web orientati alle donne come Girlboss servano davvero alla parità di genere o non siano piuttosto dannosi.
Questa iniziativa ed altre di segno simile nascono con la nobile intenzione di creare spazi liberi da discriminazione e focalizzati su specifiche esigenze femminili. Non lo nego, ma secondo me non fanno che creare una distanza ancora maggiore, finendo di fatto per escludere gli uomini dalla conversazione.
Girlboss dice di essere “aperto a tutti”, il che presumibilmente significa anche agli uomini. Difficilmente però progetti di questo tipo, che mettendo sotto i riflettori una donna non rispecchiano le reali dinamiche lavorative, sono davvero aperti.
Prendiamo quello che c’è di buono. Progetti come questo o come altri che stanno emergendo (penso a Bumble Biz, app di appuntamenti focalizzata sulle donne, o The Wing, comunità e coworking al femminile) incoraggiano a rendere prioritario l’avanzamento professionale delle donne in sempre più larghi strati del mondo del lavoro.
Puoi dare un’occhiata a Girlboss qui.