Ogni anno, 4,5 trilioni di mozziconi di sigarette finiscono nell’ambiente. Uno dei luoghi più funestati dal fastidioso (e puzzolente) rifiuto è la spiaggia: lì orde di fumatori spesso insabbiano la “cicca”, ma non il problema.
Edwin Bos e Martijn Lukaart, due ricercatori cofondatori di TechTics, hanno ideato BeachBot. Si tratta di un concept che esplora la possibilità di interazione tra uomo e robot per un mondo senza rifiuti. Fa il paio con il robot “pulitore” di strade già in servizio ad Helsinki, o il robot barca pulitrice che invece naviga i fiumi danesi.
I mozziconi di sigarette hanno trovato il loro Terminator
BeachBot, o “BB” per gli amici che non sanno chi sia Brigitte Bardot, può individuare i mozziconi di sigarette, strapparli dalla sabbia e gettarli in un cestino sicuro. Ed è un progetto che strizza l’occhio all’intelligenza collettiva e all’apprendimento automatico, anche. Chiunque può connettersi a BB e renderlo più intelligente addestrando il suo algoritmo di rilevamento delle immagini: basta inviare foto di mozziconi di sigaretta.
Il sistema diventerà sempre più bravo a riconoscere mozziconi di sigarette: schiacciati, semi insabbiati, sepolti: sarà implacabile.
Per aiutare ad accumulare quelle foto, il team di BB si è rivolto a Microsoft Trove, un’app pensata per collegare gli sviluppatori di intelligenza artificiale ai fotografi. Grazie agli sforzi del team, la spiaggia di Scheveningen in Olanda (dove BB ha completato la sua prima missione i prova), oggi si ritrova una costa più pulita dai mozziconi di sigarette.
Ecco un video del simpatico spazzino da spiaggia mentre ripulisce il litorale dai mozziconi di sigarette: