Doggerland, la massa continentale che un tempo collegava la Gran Bretagna al continente europeo è stata appena ricostruita nelle ricerche di un team di archeologi.
Più di 8200 anni fa una enorme massa continentale fu inghiottita da uno tsunami. Collegava in un unico tratto di terraferma quella che oggi è la Gran Bretagna al resto del continente europeo. Il suo nome è Doggerland, e un team di archeologi che ispeziona l’area lungo la costa olandese ha raccolto dati sufficienti per ricostruire il suo aspetto.
Doggerland, una Atlantide perduta
Secondo un report di The Guardian, gli archeologi hanno scoperto più di 200 oggetti di Doggerland. Oggetti di natura diversa, che includevano cose come un osso di cervo con una punta di freccia incastonata, fossili, molari di mammut e frammenti del cranio di un giovane Neanderthal.
Oggi, uniti dalla storia ricostruita dai ricercatori, questi reperti sono parte di una bella Mostra chiamata proprio “Doggerland, il mondo perduto nel Mare del Nord” al Museo Nazionale delle antichità di Leida, nell’Olanda meridionale.
La dott.ssa Sasja van der Vaart-Verschoof è assistente curatore della mostra. Ha dichiarato: “Abbiamo una meravigliosa comunità di archeologi dilettanti che quasi quotidianamente percorrono queste spiagge e cercano i fossili e i manufatti. Da tempo lavoriamo con loro per analizzarli e studiarli.”
Il cuore dell’Europa
C’è stato un periodo in cui Doggerland era una terra ferma e incredibilmente ricca, un posto meraviglioso per i cacciatori-raccoglitori. Non era un confine della terra, o un ponte di terra per il Regno Unito. Doggerland era semplicemente il cuore dell’Europa. La sua storia mostra quanto possa essere distruttivo il cambiamento climatico. Gli effetti tremendi cui assistiamo oggi causati dall’uomo potrebbero essere altrettanto devastanti dei cambiamenti visti tanti anni fa.
Sasja van der Vaart-Verschoof
Se volete fare un tour “a distanza” della mostra, potete dare un’occhiata al Canale Youtube del Museo, trovate qui un assaggio.