Un drone sviluppato all’Università di Berkeley cambia forma senza bisogno di attuatori: sfruttando una spinta dei rotori, delle molle mettono le “braccia” del drone in posizione chiusa.
Una diversa forza di spinta ed il drone si rimette in posizione aperta.
Il predecessore
L’anno scorso un altro drone “pieghevole” sviluppato all’Università di Zurigo cambiava in volo la sua forma per oltrepassare degli ostacoli. Il velivolo realizzato da Davide Scaramuzza faceva uso di servoattuatori per ottenere le diverse configurazioni. Questo lo rende a molto flessibile e versatile ma gli imponeva non pochi paletti in termini di peso e complessità di utilizzo.
I ricercatori di Berkeley hanno lavorato pesantemente alla soluzione di questi problemi di progettazione. Il risultato? Un drone dal design molto diverso, in grado di ridurre le sue dimensioni del 50% in meno di mezzo secondo con un particolare sistema di molle controllate dagli stessi propellenti del velivolo.
Il meccanismo
In poche, davvero poche parole la tensione delle molle presenti sul quadrirotore le tiene chiuse quando la spinta è lieve, e le tiene aperte a velocità di crociera. Rallentare la sua velocità significa “chiuderlo” in volo, mentre a velocità normale resta nella forma di partenza.
La tensione delle molle è stata accuratamente tarata per conservare la forma standard in quasi la totalità delle circostanze, facendo in modo che solo con particolari manovre si possa modificare.
Ed ora una domanda in stile trivia: perché fare un drone grande che si può ripiegare per attraversare spazi ridotti, quando basterebbe farlo piccolo? La risposta dopo il video.
Risposta: la ragione per realizzare un drone grande e pieghevole anziché piccolo sta nella sua capacità di trasportare un carico maggiore, nonché quella di restare più a lungo in volo. Un drone più grande resiste di più al vento e va più lontano.
Forte, vero? Ed è un piacere vederlo in azione: non so se dirò la stessa cosa quando vedrò uno di questi cosi entrare dalla finestra per portarmi l’ultimo libro ordinato su Amazon.
Fonte: la ricerca “Design e controllo di un quadricottero trasformabile passivamente“, di Nathan Bucki and Mark W. Mueller della UC Berkeley