L’azienda tecnologica svizzera WayRay ha già mostrato i vantaggi dei display olografici nei veicoli, iniziando a collaborare anche con Porsche per lo sviluppo di nuove soluzioni. Ora gli ingegneri di Zurigo fanno un passo avanti e mostrano una concept car il cui parabrezza è totalmente progettato come display di realtà aumentata (AR).
La concept car ha un nome un po’ ingombrante: Holograktor. È concepita come un veicolo da corsa, è a trazione elettrica ed offre spazio per tre persone. Holograktor può essere guidata in modo convenzionale, con un conducente umano al volante. Oppure da remoto, tramite connessione 5G e satellitare.
Ciò che è veramente innovativo, tuttavia, è il True AR, un display di realtà aumentata di cui è dotata l’auto. Un head-up display AR che copre tutta la grandezza del parabrezza e consente di visualizzare immagini virtuali da varie distanze. L’auto promette di diventare un metaverso su ruote.
True AR, parabrezza oleografico per la realtà aumentata
I display olografici occupano solo un decimo dello spazio di un head up display convenzionale. Gli inventori svizzeri hanno integrato i display nell’elettronica del veicolo in modo da poter condividere i segnali dei sensori ambientali di bordo (telecamere, radar, lidar) e le reti dati esistenti. Il sistema offre agli occupanti del veicolo un’esperienza “immersiva” attraverso le sue proiezioni olografiche sull’intero parabrezza e anche sui finestrini laterali.
Il sistema non è focalizzato solo sui contenuti di visualizzazione relativi al traffico. WayRay vuole aiutare la concentrazione alla guida con la gamification, o per “immergere” contenuti digitali non distrattivi all’interno dell’esperienza di guida. E prepara un futuro in cui l’auto sarà una stanza su ruote, nelle quali le persone potranno giocare, creare e consumare contenuti.
A partire proprio dal parabrezza.