Il calcio ha (ancora) alcuni dei tifosi più fedeli del pianeta, molti dei quali farebbero qualsiasi cosa per la loro squadra. Per vendere token e NFT specifici del loro team ai tifosi di tutto il mondo, 24 diversi club calcistici europei stanno lavorando con una piattaforma digitale.
Si chiama Socios, ed è un’azienda basata su criptovalute per fidelizzare e gratificare i tifosi. È vera gloria, o il calcio da (ormai quasi ex) sport diventerà definitivamente un videogioco?
L’era del token
Quanto valgono per i tifosi di calcio le opere d’arte digitali uniche e i gettoni digitali con il marchio della squadra? Secondo un recente reportage della BBC, il mercato (esploso anche per la crisi dei club legata al Covid) è già ghiottissimo. Ora come ora vale più di 300 milioni di dollari, e cresce vertiginosamente.
I token di criptovaluta specifici del club ottenibili attraverso Socios, sono ora disponibili per 24 diversi club di Premier League e di vari campionati europei. C’è anche il Napoli, la mia squadra del cuore. Cosa si fa con i token? Si ottengono benefit stabiliti da ciascuna squadra, che di fatto stabilisce il controvalore di questi “gettoni”. Questa caratteristica ha portato i token a essere spesso scambiati a scopo di lucro come molte altre criptovalute.
La calcio-moneta rende ricchi? Si e no. Cioè no. Cioè, non voi. È complicato.
Secondo il responsabile della strategia di Socios, Max Robinovich, i token sono stati creati per essere tenuti e utilizzati per gli incentivi dei fan, e non per essere usati e scambiati come denaro. Che incentivi? Di ogni genere: dalla possibilità di votare sulla musica diffusa nello stadio a sconti del 5% sugli articoli nei negozi online dei club, fino a biglietti omaggio. Alcune squadre offrono anche token non fungibili (NFT), immagini digitali uniche che i fan possono possedere.
Lo scetticismo in giro pareggia in intensità l’entusiasmo. E gli scettici sollevano questioni giuste: anzitutto preoccupazioni sulla sicurezza e l’uso di questi token. A seguire la mancanza di tutele e normative eque per gli acquirenti, per finire al valore effettivo delle ricompense, da molti ritenute insignificanti.
Un futuro token, più Fanta che Calcio
E ora, il mio momento boomer con qualche domanda. Questi token sono una forma nuova di partecipazione, una forma nuova di lucro, entrambe le cose o solo una grande bolla? Sono nati per arricchire i club, per salvarli o per soffocarli più lentamente (arricchendo piattaforme come Socios)? Anche il fatto che ogni club detenga la maggior parte dei gettoni emessi è diventato un punto di contesa.
Nonostante le mie preoccupazioni (solo mie?) Socios afferma di aver già venduto token per oltre 300 milioni di dollari attraverso la sua app, che offre agli utenti la possibilità di acquistarli o vincerli come premi attraverso un gioco virtuale chiamato Token Hunt.
24 team si sono aggrappati a questo trend. E prevedo crescerà molto nei prossimi anni. Ci sono club (come il “piccolo” Brighton e Hove Albion) che hanno apertamente rifiutato l’ingresso nel mercato dei token.