Un team scientifico del Caltech pensa che lo spazio e il tempo possano essere costituiti da “pixel spaziotemporali”, piuttosto che essere così lisci e continui come sembrano.
Rana Adhikari, professore di fisica al Caltech, ha suggerito in un nuovo comunicato stampa che questi pixel sarebbero davvero piccoli. Quanto? Molto. “Così piccoli che se dovessi ingrandire le cose in modo che diventino le dimensioni di un granello di sabbia, allora gli atomi sarebbero grandi quanto galassie”.
L’obiettivo di questa teoria di Adhikari è quello di mettere insieme le regole stabilite della fisica, come governate dalla relatività generale, con il regno più complesso della fisica quantistica.
La gravità può essere scomposta?
L’affascinante teoria dell’universo fatto di pixel mira anche a dimostrare se la gravità può effettivamente essere scomposta nelle sue componenti basilari. Un argomento ostico anche per gli stessi fisici quantistici! Il campo, ancora da esplorare, è detto proprio “della gravità quantistica”.
“Ci sono momenti in cui la comunicazione scientifica considera erroneamente la meccanica quantistica e la gravità come incompatibili.”, dice Cliff Cheung, un professore di fisica teorica del Caltech che sta lavorando con Adhikari. “Ma se possiamo fare esperimenti di meccanica quantistica su questo pianeta, che è provvisto di gravità, evidentemente le due cose sono coerenti. I problemi emergono quando si fanno domande sottili sui buchi neri o si tenta di unire le teorie su scale di distanze molto brevi”, ha aggiunto Cheung.
Anche i fotoni come i pixel?
In altre parole, se si potesse “zoomare” nello spaziotempo troveremmo i singoli fotoni che formano la luce, secondo la meccanica quantistica? O sarebbe uno spettro continuo?
Secondo alcuni scienziati la gravità su scala più piccola sarebbe composta da singoli, ipotetici “gravitoni”, un elemento della teoria delle stringhe che risuona ad una frequenza particolare.
E su scala ancora più piccola? Si arriverebbe (si arriverà) a unificare le leggi della relatività generale e quelle della fisica quantistica?
“Quando faccio cadere la mia tazza di caffè, mi piacerebbe poter dare la colpa unicamente alla gravità”, scherza Adhikari. “Ma, allo stesso modo in cui la temperatura non è ‘reale’ ma descrive come vibrano un mucchio di molecole, lo spaziotempo potrebbe non essere una cosa reale”.