Lo sapete: siamo spinti a utilizzare fonti di energia alternative, meno costose e più rispettose dell’ambiente, per due motivi. E conoscete anche quelli: primo, il costo dei combustibili fossili aumenta. Secondo, il cambiamento climatico diventa sempre più grave.
Tra gli effetti consistenti di questa necessità, sul piatto c’è la crescita verticale delle vendite di veicoli elettrici, un grande interesse per le navi elettriche e qualche sperimentazione per gli aerei elettrici. In quest’ultimo caso la difficoltà è molto maggiore, e difficilmente vedremo a breve aerei elettrici per il trasporto passeggeri, o comunque non saranno molti.
Nel campo aeromobile la ricerca spinge più per trovare velivoli alimentati ad idrogeno.
Un primo prototipo nel 2023
In Australia la Aviation H2 sta sviluppando motori aeronautici che utilizzeranno il diidrogeno come carburante. L’azienda ha appena fatto un passo importante verso la realizzazione di questo tipo di propulsione. È riuscita infatti a completare la fase teorica del suo obiettivo, che è quello di creare motori per aerei alimentati a idrogeno per sostituire gli attuali turbogetti. Entro il prossimo anno dovrebbe essere presentato un primo prototipo.
Convertire gli aerei esistenti?
La parte interessante di questo progetto è il fatto che i suoi promotori mirino a trasformare i motori degli aerei esistenti. Sarebbe un bel colpo: anziché progettare nuovi dispositivi alimentati a idrogeno, Aviation H2 cerca di convertire gli attuali modelli già disponibili sul mercato.
Le compagnie aeree e altre imprese che possiedono aerei con motore termico sono tra le sue vittime designate. Secondo le affermazioni del Dr. Christof Mayer, co-fondatore di Aviation H2, questo permetterà ai proprietari di ottenere la tecnologia con una spesa ridotta, continuando ad operare con quello che già hanno.
Un settore promettente
“Siamo molto contenti di aver terminato la fase di ricerca e di passare allo sviluppo del primo prototipo (…) È fondamentale impiegare la tecnologia attuale e verificata ogni volta che è possibile. Inizieremo con un aereo operativo e manterremo la certificazione minima il più a lungo possibile, in modo che possano modificare gli aerei che già possiedono piuttosto che ac”
Plus: I motori per aerei alimentati a idrogeno della start-up australiana permetteranno ai velivoli di adoperare praticamente tutte le licenze già esistenti.
Non mi sorprende che Aviation H2 si prepari a battere cassa lanciando una campagna di raccolta fondi. L’obiettivo è alla sua portata, senza soldi il prototipo entro il 2023 sarebbe una chimera: credo che non avranno la minima difficoltà a trovarli.