Gli animali da compagnia perfetti per chi soffre di allergia? Ma naturalmente i gatti anallergici che potremmo vedere ovunque nel giro di qualche anno.
Un team di esperti sta lavorando per creare gatti anallergici geneticamente modificati. Puntano a rimuovere dai loro genomi la proteina che causa allergie negli esseri umani, cancellando tutti i fastidiosi sintomi.
Il progetto parte dalle ricerche sull’editing genetico CRISPR delle cellule germinali, che determinano il DNA di ogni altra cellula. Modificando questi geni, alcuni ricercatori dell’azienda biotecnologica InBio, dovrebbero poter eliminare efficacemente la proteina che causa l’allergia.
Come nasce l’allergia
I sintomi dell’allergia sono legati alla presenza di allergeni, strutture molecolari estranee all’organismo che “attivano” una risposta difensiva da parte del sistema immunitario.
Una volta attaccato, il sistema inizia a produrre anticorpi per distruggere gli allergeni. A loro volta, gli anticorpi attivano i globuli bianchi affinché rilascino istamine.
Le istamine sono la causa delle infiammazioni, che sfociano in: starnuti, tosse, lacrimazione o prurito della pelle. I gatti anallergici potrebbero eliminare sul nascere questi problemi, permettendo a chi soffre di allergia di godere della loro compagnia.
Gatti anallergici?
L’allergene dei gatti che causa l’allergia è una proteina chiamata Fel d 1, rilasciata dalle ghiandole salivari e cutanee. Gli scienziati della InBio hanno analizzato il DNA di 50 gatti domestici, confrontandolo con il DNA di 8 diverse specie di gatti selvatici.
In questo modo, sono riusciti a capire quale gene è responsabile della creazione della proteina Fel d 1 e se questo gene risulta essenziale per la sopravvivenza del gatto.
Secondo Nicole Brackett, una delle genetiste coinvolte nel processo, ci sono buone possibilità di successo.
I “nuovi” gatti
Analizzando i risultati, il team ha trovato due geni, CH1 e CH2, responsabili della produzione di Fel d 1.
Hanno poi utilizzato lo strumento di modifica genica CRISPR-Cas9 per eliminarli, ottenendo dei riscontri positivi. Soprattutto, i ricercatori hanno notato che non c’erano effetti collaterali negativi immediati associati alla cancellazione del gene.
Al momento, la tecnica è stata testata solo su cellule in vitro , e non ancora su gatti reali.
Il team prevede di iniziare i test in vivo solo quando saranno completamente sicuri dell’assenza di rischi.
Il successo della terapia, come afferma Nicole Brackett, “può avvantaggiare profondamente chi soffre di allergie ai gatti rimuovendo il principale allergene alla fonte”.
Molto probabilmente, passeranno diversi anni prima di ottenere dei risultati concreti. Eppure, l’ipotesi dei gatti anallergici geneticamente modificati è più che interessante.
Immaginate quante persone potrebbero goderne, e che tipo di impatto potrebbe avere per il futuro della medicina.
Non ci resta che aspettare qualche anno.