Cyclotech, il gruppo industriale creatore di alcuni insoliti motori a spinta verticale, sta collaborando con Yamato (la più grande azienda di consegne del Giappone) per sviluppare un drone cargo del tutto unico nel suo genere.
L’UAV è alimentato da sei motori cilindrici a palette Voith-Schneider (se volete saperne di più) che funzionano sul principio delle pale cicloidali. La caratteristica principale del meccanismo è che gira rapidamente, modificando costantemente l’angolo di inclinazione per fornire una trazione adeguata. Il progetto di questo drone cargo si chiama CCY-01: il nome non dice niente, ma il nomignolo (poi vi dico) è simpatico. E l’aspetto è incredibile!
CCY-01: ehi, pupa
Il drone Yamato-Cyclotech ha sei cilindri rotanti con lame: due davanti, due dietro e altri due al centro, posizionati con un angolo di 90 gradi rispetto ad essi. Le viti anteriori e posteriori sono responsabili del movimento in avanti, con una delle coppie che serve da sistema ridondante, una sorta di riserva in caso di emergenza.
I cilindri posizionati a 90 gradi forniscono invece una spinta laterale orizzontale, che consente al drone cargo di compensare i venti laterali durante l’atterraggio.
Come detto, il design del modulo CCY-01 è molto particolare. Le sue dimensioni sono state pensate appositamente per trasportare il modulo di carico Yamato chiamato Pod Unit for Parcel Air-Transportation, per gli amici PUPA. Si tratta di un piccolo carrello con ruote retrattili che si “aggancia” al drone.
Un drone cargo “a scatto”
Il PUPA viene agganciato nella stiva del drone cargo utilizzando una speciale asta di metallo. All’interno del vano, le ruote si ripiegano come il carrellino di un velivolo (o quello di una barella da ambulanza). Il carico utile del CCY-01 è di 45 kg, l’autonomia di volo è fino a 40 km, la velocità è di circa 130 km/h, la dimensione dell’area di atterraggio è di 2,7 x 2,5 m.