Un team di ricerca del MIT ha sviluppato una piccola patch davvero incredibile. Si tratta di una toppa adesiva in grado di eseguire ecografie continue su chi la indossa per due giorni di fila.
Secondo un paper pubblicato giovedì su Science (ve lo linko qui), il dispositivo potrebbe consentire ai medici di monitorare continuamente gli organi interni dei pazienti senza un ecografista. Attualmente il sistema non è in grado di trasferire i dati, e quindi è ancora collegato al macchinario, ma può permettere il monitoraggio senza operatore umano.
Primo passo verso l’imaging continuo e mobile
Immaginate la possibilità futura di fare diagnostica cardiaca in tempo reale durante i test da sforzo, o imaging polmonare a casa per la diagnosi precoce della polmonite. Le possibilità sono pressochè infinite.
La toppa, che ha all’incirca le dimensioni di un francobollo, è costituita da una sonda a ultrasuoni e da uno strato gelatinoso che permettere maggior aderenza alla pelle e una migliore trasmissione dei segnali.
Nel loro studio, i ricercatori hanno attaccato e lasciato i dispositivi su 15 persone per 48 ore. Tra queste, lo stesso coautore dello studio Xiaoyu Chen, che dichiara candidamente: “Ho dimenticato di averlo addosso”.
Toppa ‘ecografica’: i risultati dei test
I ricercatori hanno utilizzato la toppa per esaminare cambiamenti dei vasi sanguigni e della muscolatura, e per osservare (tra tante aree) cuore e polmoni. Il lavoro attuale punta a rendere il dispositivo indipendente da una macchina, e quindi funzionante interamente da remoto.
Le future evoluzioni di questo cerotto a ultrasuoni permetteranno di operare una diagnostica continua e in tempo reale degli organi interni. Sarà come indossare una patch che ci permette di vedere all’interno del nostro corpo, letteralmente.
Abbinata agli algoritmi di intelligenza artificiale che potranno analizzare i dati, confrontarli con database enormi e allertarci in caso di anomalie, questa toppa tecnologica potrebbe fare la differenza.