L’inquinamento è un flagello che colpisce non solo le nostre città, ma anche le nostre case. In particolare, negli ultimi anni l’inquinamento dell’aria interna è diventato una delle principali preoccupazioni per la salute, e non basta certo una pianta da appartamento per cambiare le cose.
Questo perché agli inquinanti come le polveri sottili che si trovano fuori dalle case si aggiungono anche dei composti organici volatili (VOC) prodotti dai materiali di costruzione del luogo in cui abitiamo. Alcuni di questi inquinanti sono noti per causare cancro, problemi respiratori e malattie cardiache: in sostanza, uccidono. E lo fanno al ritmo di un olocausto all’anno.
Neoplants, produrre una pianta con i superpoteri
Neoplants è una startup francese con sede a Parigi che si concentra sul miglioramento delle capacità delle piante d’appartamento di catturare l’inquinamento e i composti organici volatili (VOC) dall’aria. La startup ha scelto una pianta ad alto potenziale ed ha iniziato a modificarla geneticamente.
L’obiettivo? Attivare modi in cui questa pianta, che già cattura COV come formaldeide e benzene, trasforma questi composti in un sottoprodotto utilizzabile.
Come funziona l’azione di Neoplants?
Neoplants ha modificato il genoma della pianta “Pothos“, una delle più tipiche da appartamento, per renderla in grado di trasformare la formaldeide dall’aria in saccarosio e di trasformare il benzene e altri composti in proteine.
In sostanza, la pianta assorbe formaldeide e benzene e produce proteine e zuccheri che usa come nutrimento. Questo processo di crescita ovviamente le consente di aumentare progressivamente la sua capacità di cattura degli agenti tossici. Un depuratore d’aria vivente.
Il Neoplants Pothos potrebbe avere un notevole impatto sulla purificazione dell’aria, specie se adoperato su larga scala. Un esempio di come l’uso corretto delle tecnologie genetiche potrebbe contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone in tutto il mondo.