Il sistema descritto in un paper nell’International Journal of Intelligent Information and Database Systems (ve lo linko qui) potrebbe essere usato in luoghi in cui la guida in stato di ubriachezza e il comportamento in stato di ubriachezza sono problemi comuni.
Cosa buona e giusta: perché c’è più di un milione di morti in tutto il mondo ogni anno per incidenti stradali. Molti di questi sono il risultato diretto dell’ubriachezza.
Lo studio
Kha Tu Huynh e Huynh Phuong Thanh Nguyen della Vietnam National University di Ho Chi Minh City spiegano che i primi parametri per studiati per rilevare l’ubriachezza sono stati gli occhi, la posizione della testa o altri indicatori dello stato funzionale.
Tali parametri, però, potrebbero essere confusi da altri fattori. Il team ha preferito l’analisi della termografia: sarebbe Ideale per eventi in cui è probabile che venga consumato alcol e le persone si mettano a guidare in stato di ubriachezza. Perché? Tre motivi: Non invasivo, più efficace, e soprattutto più attendibile.
Ubriachezza, precisione anzitutto
Il team sottolinea che è importante che un sistema di intelligenza artificiale progettato per identificare l’ubriachezza nelle persone abbia un tasso molto basso di falsi positivi e falsi negativi.
E ha ragione: con troppi falsi negativi le auto sarebbero piene di ubriachi. Con troppi falsi positivi ci sarebbero troppi sobri costretti a prendere taxi (e a perdere fiducia nelle autorità).
Ci sarà sempre un compromesso in qualsiasi sistema del genere, e quello appena sviluppato registra un ragionevole 93% di precisione.
Potrà migliorare ancora, dicono gli autori dello studio, “imparando” da tutti i dati che raccoglierà. Chi pensa che un giorno un algoritmo possa guardarci in faccia e stabilire la nostra ubriachezza con il 100% di precisione, beh, ha bevuto.