Gli ingegneri dell’Università del Minnesota hanno sviluppato un nuovo sistema per spostare oggetti senza entrare in contatto fisico. La tecnica utilizza onde ultrasoniche che agiscono su metasuperfici specializzate per spostare oggetti in diverse direzioni. La manipolazione senza contatto è un’area di ricerca in crescita (ve ne parlo anche in questo post), e potrebbe trasformare diversi aspetti della nostra vita, a partire dalla logistica.
Come funziona questa nuova tecnologia a metasuperfici?
Nella ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications (ve la linko qui) si descrive in dettaglio la tecnica, usata fino a ieri principalmente per spostare oggetti molto piccoli e leggeri, il che limitava la sua utilità. Il nuovo studio dimostra come si potranno ora spostare oggetti anche di grandi dimensioni. La “controindicazione” è che gli oggetti da spostare vanno dotati di una speciale superficie, basata su un metamateriale che riflettere le onde ultrasoniche in modo da spostare l’oggetto in diverse direzioni. Un “ostacolo” che non ne impedirebbe l’utilizzo per specifici movimenti ripetitivi (come nelle linee di produzione) o per oggetti di altro genere.
Date un’occhiata al video qui sotto per farvi un’idea.
Spostare gli oggetti senza toccarli? Suona bene
“Ciò che distingue la nostra ricerca è che possiamo manipolare e intrappolare oggetti molto più grandi se trasformiamo le loro superfici in metasuperfici”, dice l’autore senior dello studio Ognjen Ilic. “Quando posizioniamo questi minuscoli motivi sulla superficie degli oggetti, possiamo sostanzialmente riflettere il suono in qualsiasi direzione desideriamo. E così facendo, possiamo controllare la forza acustica che viene esercitata su un oggetto”.
Ora che so come spostare gli oggetti senza toccarli, il cielo è il limite! In linea teorica, se ricoperto di questo materiale anche un divano può essere spostato a piacimento con gli ultrasuoni. Non vedo l’ora di dirigere un aggeggio in direzione dell’armadio e farlo muovere da solo per pulire in punti altrimenti inaccessibili. Lo so, non ho grandi pretese. Almeno finchè non riusciremo a spostare gli oggetti direttamente col pensiero, dico.