A quanto pare, la sfida a chi costruisce i grattacieli più alti e imponenti del mondo sembra aver perso un bel po’ di smalto. La ricerca delle attrazioni turistiche più distintive passa per altre strade: il governo metropolitano di Seoul, ad esemio, punta a stupire il mondo con la più grande ruota panoramica senza mozzo del mondo. Si chiama Seoul Ring, sorgerà nell’Haneul Park di Seoul e raggiungerà i 180 metri (591 piedi) di altezza.
Un anello per ghermirli
Le cabine del Seoul Ring saranno delle capsule che percorreranno un anello chiuso, completamente alimentato da energie rinnovabili. La ruota panoramica di Seoul sarà una delle attrazioni più spettacolari della città, nel quadro del costante rinnovamento che la contraddistingue già da diversi anni. Soprattutto, sarà anche un simbolo dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale della Corea del Sud, che punta a ridurre le emissioni di gas serra e ad aumentare l’uso delle energie rinnovabili. Come detto, sarà la più grande del mondo senza mozzo. Non la prima senza mozzo, non la più grande in assoluto.
La prima ruota panoramica, e la più grossa
La storia delle ruote panoramiche risale alla fine del XIX secolo, quando l’ingegnere americano George Washington Ferries ne costruì una per l’Esposizione universale di Chicago del 1893. Da allora, le ruote panoramiche sono diventate sempre più grandi e sofisticate, raggiungendo altezze impensabili per l’epoca. Al momento, la ruota panoramica più alta del mondo è l’Ain Dubai negli Emirati Arabi Uniti: ben 250 metri (820 piedi) di diametro. Anche questa, però, ha ancora dei raggi che la sostengono: il Seoul Ring sarà completamente privo di supporti centrali.
Il primato attuale di ruota panoramica senza mozzo spetta al Bohai Eye cinese, inaugurato nel 2018 nella provincia di Shandong, che si ferma a 135 metri (476 piedi), ben 45 metri in meno rispetto al Seoul Ring, che dovrebbe essere ultimato entro il 2027.
Cina contro Corea del Sud? Forse stiamo assistendo alla nascita di una nuova e strana competizione internazionale a chi ce l’ha più grosso. Il cerchio, dico.