Un team di ricercatori inglesi sta lavorando alacremente ad un cerotto al testosterone per contrastare i sintomi della menopausa. Se avrà successo, potrebbe essere una prima mondiale assoluta per permettere alle donne di accedere più facilmente a un ormone già ampiamente disponibile per gli uomini. C’è di mezzo un aspro (e legittimo) dibattito riguardo al suo utilizzo.
Rivoluzione in arrivo
Il cerotto è stato ideato inizialmente per aumentare la libido delle donne con sintomi di menopausa. Dopo la menopausa, infatti, la produzione naturale di testosterone nelle donne diminuisce drasticamente. Oltre il calo della libido, da questa circostanza vengono fuori tanti piccoli fastidi: mal di testa, difficoltà di concentrazione e stanchezza. Sebbene esistano numerosi trattamenti sostitutivi del testosterone per gli uomini, le poche opzioni disponibili per le donne sono sotto forma di creme e gel, difficili da dosare, che lasciano sovente residui sui vestiti e sulle superfici.
La società britannica Medherant, fondata dal chimico dell’Università inglese di Warwick, David Haddleton, sta per avviare nei prossimi mesi gli studi clinici per testare l’effetto del cerotto.
Menopausa, sintomi adieu
Haddleton ritiene che l’impatto del cerotto sul benessere delle donne potrebbe essere “enorme”. Certo, caro, ma frena. Dovrai prima completare gli studi clinici, e poi convincere gli enti regolatori. Non c’è dubbio: le evidenze suggeriscono che il testosterone potrebbe contribuire ad alleviare molti sintomi legati alla menopausa. Vero è anche, però, che i dati disponibili sono piuttosto limitati, e bisogna comprendere bene sia il dosaggio che le correlazioni con altri farmaci.
Nel frattempo, fin troppe donne ricevono prescrizioni “off-label” di prodotti approvati per gli uomini, correndo il rischio di utilizzare dosi eccessive a causa della mancanza di un prodotto specifico per loro.
Ad ogni modo, Medherant ha dichiarato di aver già raccolto 3,7 milioni di dollari per finanziare gli studi sul cerotto. Vediamo se serviranno a procedere più spediti verso una soluzione che, se funzionante, migliorerà davvero la qualità della vita di tante donne in tutto il mondo.