Immaginate un mondo in cui le top model possono sfilare per le campagne pubblicitarie senza muoversi da casa, e i loro volti iconici continuano ad appassionare a lungo le persone, senza più limiti dettati dall’età e dal tempo. Una prospettiva che si avvicina rapidamente alla realtà grazie alla tecnologia dei “Metaumani”. La celebre supermodella ceca Eva Herzigova è la prima ad avere un suo doppio digitale iperrealistico, creato per rappresentarla nelle sfilate virtuali.
Una “metamodella” senza più limiti
Eva ha collaborato con due startup sottoponendosi a una scansione con ben 70 telecamere. La tecnologia della motion capture ha catturato i movimenti del suo volto e del suo corpo con una definizione senza precedenti. La “gemella digitale” di Eva Herzigova oggi ha tutte le caratteristiche dell’originale, compreso il suo modo di sfilare.
Dimension Studio ha lavorato a stretto contatto con Eva per assicurarsi che il suo aspetto fosse perfettamente riprodotto in 3D. Sono stati meticolosamente scelti con lei l’abbigliamento, l’acconciatura e il trucco del suo alter ego virtuale, per non lasciare nulla al caso. Date un’occhiata qui.
Eva Herzigova modella a vita e oltre
Le aziende potranno ingaggiare la “metamodella” Eva Herzigova per le loro campagne modificando il suo look, le sue pose e le sue espressioni in base alle loro esigenze. L’avatar potrà partecipare a sfilate (ovviamente in realtà virtuale), campagne fotografiche e stampa facendo da testimonial a prodotti o abiti, e perfino apparire in diretta streaming.
Eva ha descritto l’esperienza di creare il suo doppio digitale come “incredibile”. Una forma di maternità, nella quale ha finito per (ri)mettere al mondo sé stessa. Una sé che potrà restare anche oltre, se vorrà, continuando a lavorare per i suoi eredi (chissà) o per campagne benefiche e sociali.
E nel frattempo? “La mia versione metaumana potrà fare la modella: andare al lavoro, farsi fotografare e vestire dai migliori creativi, mentre io resto a casa a cucinare per i miei figli”, scherza Eva Herzigova oggi.
Al posto tuo
Caroline Rush, CEO del British Fashion Council, ha definito il lancio della prima metamodella un “momento rivoluzionario per l’industria della moda”.
Non ha tutti i torti. Questo è solo l’inizio di un’era in cui i confini tra realtà e finzione si assottigliano sempre di più. Estetica e tecnologia si fondono in modo sorprendente, superando i limiti fisici del nostro corpo.
E non si tratta solo di sostituire, ma di integrare. La prospettiva (forse un po’ macabra) di rivedere in azione, e in eterno, personaggi famosi del passato.
Ad esempio, una modella non sarà costretta a interrompere il suo lavoro a causa di una gravidanza, o di un incidente. Potrà avere più controllo sulla propria immagine, e utilizzarla per guadagnare denaro come oggi uno scrittore fa con un suo libro, anche dopo anni dalla sua creazione.
Eva Herzigova ha avuto intuito: seguiranno tante altre celebrità, specie via via che l’aspetto e la dinamica dei “metaumani” saranno sempre più indistinguibili da quelli originali. I confini di questo campo sono ancora tutti da esplorare e vanno oltre, molto oltre una passerella.