Chiedete a Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’OMS, e vi dirà che non dobbiamo ancora, MAI tirare un sospiro di sollievo. Al contrario, dice: dovremmo prepararci a far fronte a una minaccia ancora più grande. Una malattia con un potenziale letale superiore a quello del COVID-19. E sì che è passato appena un mese dalla dichiarazione di “fine emergenza”.
Il monito del direttore dell’OMS: il rischio di una nuova malattia è sempre in agguato
Durante l’Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra, il capo dell’OMS ha sottolineato che la fine dell’emergenza sanitaria globale del COVID-19 non significa che la minaccia alla salute globale sia terminata. Il rischio di nuove varianti e di un ulteriore patogeno con un potenziale letale ancora maggiore è sempre in agguato. Per questo Ghebreyesus ha giudicato importantissima la nascita della Rete Internazionale di Sorveglianza dei Patogeni (IPSN) per identificare e rispondere alle emergenti minacce di ogni nuova malattia usando la genomica. L’IPSN fornirà ad ogni Paese l’accesso alla sequenza genomica dei patogeni e all’analisi come parte del suo sistema di sanità pubblica.
Il cuore dell’IPSN
Il segretariato dell’IPSN, ospitato dal centro OMS per l’intelligenza pandemica ed epidemica, riunirà esperti di genomica e analisi dei dati da tutto il mondo, incorporando governi, fondazioni filantropiche, organizzazioni multilaterali, società civile, accademia e settore privato. La cooperazione globale nella sorveglianza genomica dei patogeni si è rivelata fondamentale nella lotta contro il COVID-19. L’IPSN mira a costruire su questa esperienza per garantire che la prevenzione e la risposta alle pandemie siano innovative e solide in futuro.
L’importanza dei dati di alta qualità
La raccolta di dati di alta qualità è uno strumento indispensabile per tracciare i patogeni potenzialmente pandemici e supportare una risposta tempestiva da parte degli altri Paesi. Ma l’efficacia della raccolta dei dati può essere influenzata dalle penalità negative affrontate dai Paesi che segnalano l’insorgere di una malattia. Proposte per rafforzare la risposta dell’OMS alle emergenze sanitarie saranno discusse nell’Assemblea Mondiale della Sanità, che si concluderà la prossima settimana: il prossimo passo potrebbe essere la creazione di un consiglio globale per le emergenze sanitarie, composto da leader internazionali.
“Nessuno può rinviare questo problema,” ha detto Tedros. “Quando la prossima pandemia busserà alla porta (e busserà) dobbiamo essere pronti a rispondere in modo deciso, collettivo ed equo”. Qualcuno si fa avanti, suggerendo un’idea audace, un po’ borderline: in caso di altri problemi sanitari, potrebbe la perdita di sovranità degli stati a favore di una “regia” sovranazionale essere il nostro obiettivo finale? Tedros, con un sorriso appena accennato, risponde senza mezzi termini: “Fake news”. E taglia corto, mettendo fine a qualsiasi speculazione.
Per ora.