L’US Air Force ha recentemente stipulato un contratto da 235 milioni di dollari con JetZero per la realizzazione di un prototipo di aereo con ala mista. Questa decisione si inserisce in un contesto di ricerca e sviluppo volto a migliorare l’efficienza dei trasporti aerei militari. Secondo le stime del corpo armato americano, gli aerei da trasporto consumano il 60% del carburante totale utilizato, pari a 4,5 miliardi di litri all’anno. L’ala mista, che combina caratteristiche di aerei convenzionali e ad ala volante, potrebbe ridurre significativamente questi consumi. L’obiettivo è quello di avere un prototipo operativo entro il 2027.
L’importanza dell’ala mista
L’ala mista non è una semplice novità nel design aeronautico. Si tratta di una fusione tra la struttura tradizionale degli aerei e quella delle ali volanti, che promette di portare notevoli vantaggi in termini di efficienza e riduzione dei consumi. Questa tecnologia potrebbe rappresentare una svolta per l’industria aeronautica, offrendo soluzioni più sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Il ruolo di JetZero
JetZero è stata selezionata dall’US Air Force per la sua esperienza e competenza nel settore. L’azienda ha il compito di trasformare la visione dell’ala mista in una realtà tangibile, superando le sfide tecniche e ingegneristiche che un progetto di questa portata inevitabilmente comporta. La collaborazione tra l’US Air Force e JetZero potrebbe portare a significative innovazioni nel design e nella funzionalità degli aerei militari.
Benefici e sfide dell’ala mista
L’adozione dell’ala mista potrebbe portare a una riduzione del coefficiente di resistenza aerodinamica di almeno il 30%, con conseguente aumento dell’efficienza. Questo design permette di trasformare il fusolato in un profilo aerodinamico che genera portanza insieme alle ali, riducendo il rumore e consentendo notevoli risparmi di carburante. La mancanza di finestrini potrebbe rappresentare (almeno per il momento) una sfida per il servizio passeggeri civile. Per le applicazioni militari, invece, l’enfasi sarebbe posta su serbatoi di rifornimento in volo e trasporto merci.
Una visione per il futuro
In attesa che arrivi il 2027, anno in cui il primo prototipo dovrebbe essere lanciato, è chiaro che l’ala mista potrebbe rappresentare il futuro dell’aviazione. Come ha sottolineato il Segretario dell’Air Force Frank Kendall, gli aerei ad ala mista “hanno il potenziale di ridurre significativamente la domanda di carburante e aumentare la portata globale”. Il suo impatto potenziale sull’ambiente e la convergenza con le nuove tecnologie dei display flessibili mi fa pensare che in un dato futuro anche gli aerei civili saranno di questo tipo: al loro interno, anzichè i vecchi finestrini, tutta la superficie interna del velivolo all’occorrenza diventerà un grande schermo che potrà mostrare la vista esterna (o qualsiasi altro tipo di scenario).
L’ala mista, in sintesi, potrebbe rappresentare (con altre invenzioni come il volo ipersonico) una nuova era per l’aviazione con benefici che vanno ben oltre la semplice riduzione dei consumi. Speriamo in un futuro più “civile”, di ricadute positive in campi che non siano sempre quelli militari, purtroppo sempre privilegiati.