Benvenuti nel futuro, dove la linea tra il mondo reale e quello virtuale è sempre più sottile. Vi aggiorniamo periodicamente sullo sviluppo della tecnologia degli ologrammi, e sulle sue applicazioni professionali e ludiche (compreso un circo con animali virtuali). L’Hologram Zoo in Australia evolve il concetto. È il primo nel suo genere: un parco a tema dove la realtà virtuale e la tecnologia degli ologrammi si fondono per creare un’esperienza indimenticabile.
Non fermiamoci qui: questa tecnologia sta già trovando applicazioni in settori come l’aerospaziale e la medicina, e potrebbe ben presto diventare una parte fondamentale della nostra esistenza.
Hologram Zoo: un tuffo nel futuro olografico
Ne è passato di tempo dal primo Star Wars: gli ologrammi non sono più solo roba da film di fantascienza. Bruce Dell, CEO di Axiom Holographics, ha creato un parco a tema che utilizza una tecnologia mai vista prima. Ma come funziona esattamente? Gli ologrammi utilizzano una nuova “tecnologia di profondità” che rende gli animali apparentemente grandi e vivi. Immagini in movimento vengono portate in vita da un proiettore laser contenente cristalli che, attraverso semplici occhiali indossati dagli ospiti, separano i campi di luce.
Fin qui potreste dire “e la differenza con gli occhiali 3D quale sarebbe”. Ora diventa interessante: il parco è dotato di un dispositivo che può tracciare la posizione di ogni persona nel perimetro del parco, creando un’esperienza virtuale su misura. Inoltre, la tecnologia sensoriale permette ai visitatori di annusare i fiori e gli alberi, rendendo l’esperienza ancora più immersiva. Se volete saperne di più sull’Hologram Zoo accomodatevi qui. Noi alziamo un secondo lo sguardo.
Oltre il parco a tema
L’Hologram Zoo è solo la punta dell’iceberg. Bruce Dell rivela che la sua azienda ha contratti con colossi come Airbus e Honeywell, e sta anche costruendo un acquario olografico per un hotel di lusso di proprietà di Bill Gates nelle Maldive. Sì, avete capito bene, un acquario olografico. Da dove viene questa rinnovata invasione di ologrammi?
Una delle barriere alla loro adozione di massa è sempre stata il costo. AI e nuovi algoritmi che riducono la necessità di potenza di calcolo hanno reso gli ologrammi più economici. E poi si, ci sono anche significativi miglioramenti nella tecnologia stessa. Ecco spiegato l’arcano.
Ologrammi, ologrammi ovunque
I ricercatori dell’Australian National University (ANU) stanno sperimentando soluzioni basate sulla meta-ottica, o nano-fotonica. Il Prof. Dragomir Neshev, che guida gli studi, crede che le tecniche olografiche potrebbero essere “trasformazionali” per la medicina. Potrebbero, ad esempio, guidare i chirurghi all’interno del corpo di un paziente a livello cellulare con immagini in tempo reale. Un po’ come nei cartoni sul corpo umano che guardavamo da piccoli. Da Hologram Zoo ad Hologram Hospital il passo è breve. E poi?
E poi, già sapete, hamburger e pizze fluttuanti nei fast food, gemme virtuali 3D per attirare acquirenti nei negozi di gioielli, altre diavolerie a metà strada tra utopia e distopia. Non è più una questione di “se”, ma di “quando” questa tecnologia diventerà parte integrante della nostra vita quotidiana.
Tenete la mente pronta, il futuro potrebbe prendere forma davanti ai vostri occhi.