Sognare non è mai stato così produttivo. Con Halo, il nuovo dispositivo della startup Prophetic, il concetto di lavorare si estende oltre i confini della veglia. Questa tecnologia innovativa promette di rivoluzionare il nostro approccio al sonno, trasformandolo in un’aula di lavoro onirica. Ora, professionisti e creativi possono lavorare sui loro progetti, sfruttando la libertà illimitata dei sogni lucidi.
La magia di Halo: lavorare nel mondo dei sogni
Halo è un dispositivo indossabile per la testa che induce lo stato di sogno lucido, una condizione in cui si è coscienti di sognare e si può controllare il contenuto del sogno. Questo strumento si propone di trasformare le ore notturne in un laboratorio creativo, offrendo un nuovo modo per lavorare, imparare e esplorare.
A differenza di altri prodotti che promettono di indurre sogni lucidi (ad esempio Dormio, sperimentato dal MIT), Halo usa fasci di ultrasuoni focalizzati per stimolare specifiche regioni cerebrali coinvolte nel sogno lucido. Questa tecnica, già utilizzata in ambito medico, attiva le parti del cervello responsabili della presa di decisioni e della consapevolezza, inducendo così la lucidità.
Prophetic e la visione del futuro
Eric Wollberg, CEO di Prophetic, fondata appena lo scorso marzo, sostiene che il limite nell’uso di Halo è solo l’immaginazione. L’ambizione di Prophetic è di aprire nuove strade creative e di problem solving che non sarebbero concepibili nella veglia. La startup collabora con Afshin Mehin, noto designer di dispositivi neurali, per perfezionare la realizzazione di Halo. Al suo attivo, Mehin ha realizzato anche il dispositivo di Neuralink, la startup di Elon Musk.
Nonostante l’entusiasmo attorno a Halo, esistono dubbi nell’ambito scientifico e non. Antonio Zadra, professore di psicologia e esperto di sogni, sottolinea le difficoltà nel controllare i sogni lucidi (anche se cita a sua volta studi che collegano l’attivazione della corteccia prefrontale con la capacità di controllare i sogni). Il problema, semmai, è quello di ritrovarsi a sgobbare anche dormendo. Che dire: c’è a chi piace.
Progetti futuri e impatto potenziale
Prophetic si affida agli studi del Donders Institute per identificare le aree cerebrali da stimolare. La startup prevede di raccogliere dati cruciali nella primavera del 2024 e di lanciare Halo nella primavera del 2025. Il prezzo del dispositivo, stimato tra 1500 e i 2000 dollari, ha già generato un’importante risposta dal pubblico, con prenotazioni che suggeriscono un ampio interesse.
Halo rappresenta una potenziale rivoluzione nel modo in cui percepiamo il lavoro e la creatività. Sebbene ci siano ancora molte questioni da esplorare e sfide da superare, l’idea di utilizzare il tempo dedicato al sonno per lavorare e creare apre scenari entusiasmanti. Prophetic con Halo potrebbe non solo cambiare le nostre notti, ma anche il modo in cui viviamo e lavoriamo nel nostro quotidiano.
Altro che realtà virtuale: qui siamo proprio in una puntata di Black Mirror.