Nel nuovo blog aperto sul ‘Il Fatto Quotidiano’, esplorerò con Alberto Robiati le traiettorie dei futuri possibili tra rischi e opportunità. Nel primo articolo uscito oggi (lo trovate qui) parliamo di come l’intelligenza artificiale possa ridefinire il giornalismo, offrendo un approccio innovativo alla distinzione tra realtà e finzione nel vasto mare delle notizie.
Onore e piacere
Aprire questa piccola “ambasciata” del futuro sul quotidiano di Gomez e Travaglio è molto più che un piacere. Anzitutto, è la possibilità di introdurre temi e notizie sugli scenari futuri, argomenti sempre più attuali ma sempre più a rischio di essere affrontati senza un set completo di strumenti. Nel mio piccolo, con Futuro Prossimo cerco di farlo qui, e avrò a disposizione un pubblico più ampio per farlo (spero) in modo utile ed efficace.
E poi, è la possibilità di ragionare “a quattro emisferi” con Alberto. Alberto Robiati, direttore di ForwardTO (il network di cui anche Futuro Prossimo fa parte) è una figura chiave nel campo dell’innovazione, della previsione strategica e dello sviluppo di scenari futuri, con un’impressionante traiettoria professionale che comprende ruoli di leadership, ricerca e formazione. Avere la sua attenzione è stato bello, ma realizzare qualcosa insieme a lui è infinitamente meglio.
Notizie tra l’oggi e il domani
Nel blog sul ‘Fatto’, per forza di cose, il format sarà semplice. Ogni 15 giorni affronteremo un tema generale, con una sola domanda (“Come lavoreremo? Come mangeremo? Come ci sposteremo? Eccetera). Esamineremo le opportunità di questo futuro, descrivendo uno scenario utopico. Passeremo poi in rassegna i rischi, immaginando come certe tecnologie possono portarci in una distopia. Infine, proveremo a definire i passaggi che possono costruire un futuro equilibrato, forse non il migliore in assoluto, ma il migliore possibile.
Ci sarete? La “prima puntata”, online da oggi, parla del futuro dell’informazione. Persi in un mare di notizie riusciremo a orientarci più e meglio di prima grazie all’AI, o ci smarriremo in uno tsunami di notizie? Se vi interessano le nostre possibili risposte, sapete dove leggerle (oltre che qui, ovviamente).
Buona lettura e buon futuro a tutti!