Un Micro impianto può rimettere in piedi pazienti con lesioni spinali
Dopo gli ottimi test sulle scimmie, l’università di Alberta è pronta a “curare” le lesioni spinali nell’uomo. Non sarà una strada breve, ma farà miracoli.
Dopo gli ottimi test sulle scimmie, l’università di Alberta è pronta a “curare” le lesioni spinali nell’uomo. Non sarà una strada breve, ma farà miracoli.
Due gruppi in Spagna e in Italia hanno sviluppato una “spugna” di nanomateriali in grado di rimettere in comunicazione i neuroni di un midollo spinale lesionato
Dal naso alla spina dorsale: la sperimentazione clinica di cellule staminali olfattive promette di curare le lesioni spinali.
Neuroscienze cognitive: cosa sono le interfacce cervello computer? Neuralink e gli esperimenti su pazienti umani
Test su topi mostrano l’efficacia di una terapia genica nel riparare i dischi vertebrali deteriorati, ripristinandone flessibilità e capacità di carico. Speranze per l’uomo.
Nuova terapia con nanoparticelle promette di prevenire la paralisi post-infortunio spinale, offrendo nuove speranze ai pazienti.
Un passo (è il caso di dirlo) importantissimo nella giusta direzione. Prima di oggi, nessuno con il midollo spinale reciso ha mai camminato così.
Un esperto neurochirurgo sviluppa una ipotesi medica sul trapianto di testa, e prevede sia realizzabile entro i prossimi dieci anni.
Un Gel emostatico a base di alghe e funghi ferma il sanguinamento rapidamente, con potenziali applicazioni civili e militari.
Approccio ibrido tra terapie fisiche, follow up digitali, monitoraggio in tempo reale e coaching (anche per la postura). La battaglia al dolore muscolo scheletrico entra nel futuro.
Per la prima volta un team di ricerca riesce a stampare dei tessuti direttamente all’interno di un corpo: un orecchio stampato in 3D sul dorso di un topo può cambiare l’ingegneria biomedica.
Un’azienda ha creato elmetti provvisti di piccole “camere d’aria” sistemate all’interno del casco e riempite di un liquido denso come un olio che mima la dinamica dei fluidi cerebrospinali.
Ultime notizie dallo spazio: sono appena stati identificati tre pianeti ‘gemelli’ (o quasi, diciamo simili) della Terra potenzialmente in grado di ospitare vita. Si tratta di pianeti che ruotano intorno ad una stella nana più fredda del Sole, chiamata Trappist-1, che si trova a soli 40 anni luce da noi, nella costellazione dell’Acquario. La scoperta è sensazionale, ed è stata annunciata su Nature da un gruppo internazionale di astronomi guidato dall’Istituto di astrofisica e geofisica dell’Università belga di Liegi. ”Grazie ai telescopi … Leggi tutto