Neutrofili ingegnerizzati: i nuovi “mini sottomarini” per curare ferite infette
Nanovescicole derivate da neutrofili superano gli antibiotici tradizionali. Una soluzione innovativa per le ferite infette.
Nanovescicole derivate da neutrofili superano gli antibiotici tradizionali. Una soluzione innovativa per le ferite infette.
La speciale benda dotata di sensori aggiorna via via sul percorso di guarigione, che è in grado di accelerare in modo notevole.
L'invenzione può fermare rapidamente le emorragie dovute a ferite da taglio, e in definitiva salvare molte vite.
Il metodo blocca i fattori responsabili della trasformazione dei vasi sanguigni in fibroblasti. Può cambiare per sempre il decorso di molte operazioni e patologie.
Lo studio dei fattori di trascrizione per la riprogrammazione cellulare permette a un team dell'Air Force americana di sviluppare un rimedio che può guarire le ferite 5 volte più velocemente.
È un nuovo paradigma: i dottori possono abbandonare garze e bendaggi, agendo all'istante direttamente sulla pelle per riparare ferite e ustioni.
Il tessuto incorpora un materiale di recente scoperta, il sebacato di poliglicerolo, compatibile con i tessuti umani. Questo materiale può aiutare l'organismo a produrre nuova pelle e ripararsi da ferite o tagli.